Un "dialogo" con i sordi


In 3R, alla ripresa del lavoro dopo un mese e mezzo di cassa integrazione, agli operai della linea Porter era stato imposta la produzione di 2 macchine in più al giorno, da 36 a 38 (+23 min.) senza un adeguato aumento degli operai. I lavoratori della 3R avevano scioperato e discusso in assemblea i problemi della loro linea dandoci mandato per un incontro con l’azienda con la richiesta di aumentare le postazioni.
Ci sono state da allora 2 riunioni con l’azienda, l’ultima lo scorso venerdì 31 marzo, alla presenza di delegati rappresentanti delle diverse organizzazioni sindacali e dei responsabili aziendali con i LORO analisti
E’ STATO UN “DIALOGO” CON I SORDI

Noi poniamo il problema che l’aumento della produzione significa un aumento dei ritmi di lavoro e dello stress fisico e psichico degli operai e CHE QUESTO NON DEVE AVVENIRE
L’azienda risponde che le “tabelle” dicono che gli operai ce la possono fare, e che, i numeri del cronometrista, dimostrerebbero che il lavoro sarebbe addirittura diminuito (sigh!)
Gli altri delegati presenti hanno accettato le risposte aziendali
Quando i dirigenti ordinano di incassare più soldi dal lavoro degli operai i cronometristi eseguono. La fatica degli operai per questi signori è un concetto astratto. Gli effetti dei loro calcoli “scientifici” si ritrovano invece dopo qualche anno nei referti medici e nelle tante patologie contratte dai lavoratori.
Oggi più che mai i tempi di lavoro sono imposti e decisi dall’azienda, misurati essenzialmente sul livello di sopportazione e di fatica massima che può reggere un operaio nelle 8 ore, non a caso nelle postazioni più pesanti spesso mettono un lavoratore precario. I padroni vogliono aumentare ad ogni costo il tasso di sfruttamento degli operai, incrementando l’intensità della giornata lavorativa e riducendo il costo del lavoro (compresi i costi per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro).
MA GLI INTERESSI DEI LAVORATORI SONO ESATTAMENTE L’OPPOSTO
Gli operai devono lottare per diminuire questo sfruttamento e far intendere ai padroni che se vogliono aumentare la quantità dei loro profitti devono aumentare l’occupazione. Sostenere queste lotte significa perseguire obiettivi importanti per l’insieme dei lavoratori:
  1. la difesa delle condizioni di lavoro e in generale della propria salute e della propria vita
  2. l’aumento dell’occupazione
  3. il controllo della quantità di lavoro che diamo in cambio della quantità di salario
  4. l’ unità e la solidarietà tra i lavoratori
Da tutto questo deriva che solo uniti e insieme possiamo difendere le nostre condizioni di lavoro. Possiamo difenderci solo trasformando i problemi di ogni lavoratore in problemi di tutti i lavoratori.
Intanto lo sciopero in 3RM continua.


RSU SIALCOBAS Piaggio




Commenti