Nelle due più grandi fabbriche della Provincia di Pisa,
Piaggio e Continental, le lotte sindacali hanno prodotto un gruppo di
delegati che da molti anni riscuotono la fiducia dei lavoratori e che
oggi aderiscono alla corrente di minoranza della CGIL, "Il sindacato e`
un'altra cosa".Di loro, quattro sono donne, e sono le sole delegate FIOM
in queste due fabbriche.
Non c'è bisogno di
ricordare quanti sacrifici in più siano richiesti a una donna per
svolgere questa attività. Anche per questo si potrebbe pensare che gli
organi dirigenti della FIOM abbiano il massimo interesse al
riconoscimento del loro lavoro, ma non è` precisamente così.
Il fatto è che queste delegate stanno dalla parte dei lavoratori,
sempre.
Anche quando nelle assemblee vengono contestati i dirigenti
sindacali, quando i lavoratori rivendicano il diritto di decidere sulle
proprie vertenze, quando dicono NO al Contratto Nazionale, come hanno
fatto in grande maggioranza sia alla Piaggio che alla Continental.
Così
succede che qualche giorno fa a due di loro, Adriana Tecce e Giada
Garzella, siano arrivati degli avvisi di procedimenti disciplinari in
corso nella CGIL nei loro confronti: il Segretario provinciale Comparini
e quelle regionale Braccini le hanno denunciate per "offese" nei loro
confronti nel corso di assemblee alla Piaggio e alla Continental.
Con loro è stato anche denunciato un lavoratore Piaggio iscritto alla FIOM.
Ora,
come può la CGIL scioperare sulla condizione delle donne e
contemporaneamente mettere sotto processo due delegate metalmeccaniche
su quattro nelle maggiori fabbriche della provincia?
Colpevoli,
in sostanza, solo di non essere d'accordo con i Segretari Comparini e
Braccini, e di averlo manifestato insieme a tanti altri lavoratori?
Sarebbe bene, forse, che certi dirigenti si rendessero conto meglio del
significato delle loro azioni.
"Il Sindacato è un'altra cosa" in FIOM-CGIL Pisa
*foto articolo su il Tirreno 08 marzo 2017
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