Crisi: CGIL su dati INPS, valanga di CIG, dati drammatici frutto recessione

“Una valanga di disoccupazione e di cassa integrazione frutto dell'evidente e drammatico risultato che la recessione provoca sul lavoro”. Lo afferma il Segretario Confederale della CGIL, Fulvio Fammoni, nel commentare i dati della Cassa integrazione diffusi dall'Inps, sottolineando che “ai 63mila disoccupati in più censiti dall'Istat a gennaio si aggiunge un ulteriore aumento delle domande di disoccupazione rispetto ad un 2011 già altissimo”. A febbraio, osserva il sindacalista, “si è registrato un vero e proprio boom di domande di cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga che nei due mesi è già più alto dello scorso anno. Era purtroppo un risultato prevedibile, tutti i segnali in nostro possesso davano queste tendenze, solo una sbagliata propaganda ha in parte celato i problemi e soprattutto che cosa non si è fatto per arginare questa situazione”. Secondo Fammoni “il sistema produttivo è bloccato, non c'è crescita e sviluppo, e il lavoro ne paga direttamente le conseguenze. I dati sulla cassa, ordinaria, straordinaria e in deroga, sono lo specchio della pervasività e della profondità della crisi: senza la tenuta del sistema di cassa i disoccupati sarebbero adesso circa 3 milioni”. A tutto questo, aggiunge il dirigente sindacale, “si risponde da una parte con tutele straordinarie e con risorse adeguate ma dall'altra con interventi che rilancino sviluppo e crescita, anche attraverso un calo della pressione fiscale sui lavoratori dipendenti e pensionati. Questa dovrebbe essere l'agenda reale per il governo nel confronto sul mercato del lavoro e sullo sviluppo ma quest'ultimo tema è assente, troppo assente, rispetto alla drammaticità della situazione. A questo assordante silenzio il governo deve dare immediata risposta”, conclude Fammoni. 

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