Il gruppo industriale All.co è attualmente una delle più importanti realtà nel settore dell'alluminio estruso in Italia. L'azienda si legge nel profilo di presentazione del proprio sito ha "500 dipendenti, un fatturato di 150 milioni di euro, una produzione di 80000 tonnellate annue di profili in alluminio, 8 presse di notevole capacità, svariati impianti di verniciatura e sublimazione, forni per ottenere alluminio secondario, centri di distribuzione e stabilimenti in tutta Italia ed all'estero".
Fanno parte del gruppo All.co, che ha la sua sede a Pisa nella zona industriale di Ospedaletto, diverse aziende: la Fin.Al con sede a Padova, l'Anodal a Pietrasanta, l'Hta di Pontedera e l'Alumil di Borgo a Mozzano (LU).
Ed è proprio nello stabilimento in provincia di Lucca che l'azienda ha dapprima tenuto in cassa integrazione a zero per 6 mesi gli operai, ed il 3 luglio ha proceduto ad inviare 8 le lettere di licenziamento, scegliendo il trasferimento della produzione nello stabilimento di Pontendera.
Una dura e lunga trattativa che i lavoratori stanno conducendo nei confronti di un gruppo che in maniera unilaterale ha deciso di prendere questi provvedimenti, nonostante che in questi mesi gli stabilimenti ALL.CO siano entrati in stato di agitazione , proclamando alcuni scioperi ed informando la cittadinanza dello stato di crisi e della volontà aziendale di non voler tornare indietro sui suoi passi.
Questa scelta è stata confermata da un recente incontro svolto presso l'associazione industriali, dove la Fiom- CGIL ha ricevuto l'ennesimo secco dall'azienda a qualunque genere di trattativa. Alla luce di questa nuova chiusura il sindacato ha indetto uno sciopero unitario di 4 ore di tutto il gruppo ALL.CO che si è svolto mercoledì 22, con un picchetto davanti ai cancelli della sede centrale dell'azienda a Pisa nella zona di Ospedaletto, a partire dalle ore 7:15. "Non accetteremo assolutamente né riduzioni di personale né che la crisi venga fatta pagare ai lavoratori" dicono Fiom Cgil di Padova, Pisa e Lucca e le Rsu dei vari stabilimenti.
A fianco dei lavoratori si schiera anche Rifondazione Comunista, che invita ad essere presenti al presidio di questa mattina. "Quanto sta avvenendo è molto grave, afferma Antonio Piro responsabile lavoro del PRC di Pisa. Il padrone dell'All.co non solo ha messo in mezzo ad una strada gli operai di Borgo a Mozzano ma lo spostamento di parte della produzione a Pontedera significherà anche che i lavoratori di Pontedera saranno ancora più sfruttati per 'compensare' la messa fuori produzione dei loro colleghi di Lucca". "Nello stabilimento di Borgo a Mozzano, inoltre l'azienda ha sempre risparmiato sulla sicurezza, come denunciato anche dall'RLS, il quale in questi mesi aveva denunciato più volta la priorità di intervento contro il rischio incendi. E puntualmente Mercoledì 24 Giugno scorso si è avuto un tremendo incendio alla pressa che solo per caso non ha causato vittime. Le fiamme sono divampate a neanche 2 metri da dove lavoravano alcuni operai".
Anche la Confederazione Cobas esprime, in una nota "pieno sostegno alla lotta dei lavoratori di tutto il gruppo All.co".
fonte:http://www.pisanotizie.it
Commenti