Abbiamo aspettato che entrassero i lavoratori con contratto a termine per fare il punto sulla situazione dell’ occupazione e sulle sue conseguenze.
Partiamo da alcuni dati forniti direttamente dall’azienda: al 31 dicembre 2021 gli operai erano 1440; al 30 Giugno del 2022 erano 2023, cioè 583 operai in più e praticamente tutti con contratto a termine. Perciò la percentuale degli operai precari oscillava tra il 35 e il 40 per cento
È questa l’occupazione di cui si fanno vanto i firmatari dell’accordo sui precari in deroga ad una legge che aveva l’obiettivo di salvaguardare l’occupazione stabile?
È questo il tipo di occupazione che intende perseguire chi firma ogni richiesta di cassa integrazione della Piaggio senza neanche la verifica della veridicità delle casuali addotte?
Ma forse la Piaggio è un azienda in crisi ed è quindi necessario venire incontro alle sue difficoltà momentanee per difendere insieme anche gli interessi dei lavoratori?
A parte il fatto che Cassa integrazione, Solidarietà e altissime percentuali di precari sono usate dalla Piaggio in modo permanente e, anzi, crescente da 25 anni a questa parte, dai dati sul fatturato dei primi 9 mesi del 2022 confrontati con quelli del 2021 risulta: fatturato + 23%, ricavi netti meno costi + 17,3%, utili agli azionisti 70, 9 milioni di euro con un + 37%.
Mica male per un azienda in difficoltà che ha bisogno continuo del sostegno dei sindacati e dei soldi INPS dei lavoratori?!
Ogni lavoratore può poi da solo confrontare i suoi guadagni con quelli dell’azienda, in particolare la perdita netta del potere d’acquisto del proprio salario nel 2022 di almeno il 12% a causa dell’inflazione: più di 150 euro mensili.
“Ma, firmando l’accordo sui precari, noi abbiamo garantito 55 posti di lavoro a tempo indeterminato in più nel 2023”, sbandieravano i firmatari. È bastato aspettare un mese per svelare l’inganno e la truffa: gli stessi sindacati hanno firmato per 55 uscite/esuberi in NASPI nel 2023, oltre a quelli che andranno in pensione.
I criteri di assunzione, sia dei lavoratori stagionali che delle cosiddette, poche, stabilizzazioni, sono lasciati del tutto in mano alla Piaggio. È scritto esplicitamente nell’accordo firmato: “specifica valutazione professionale affidata all’azienda” (vedi accordo prossimità 22.12.22)
Leggi pure: provata fedeltà aziendale, disponibilità a flessibilità e a straordinari, sopportazione e nessuna lamentela sui ritmi di lavoro, poca frequentazione dei delegati che si oppongono alle strategie aziendali e soprattutto non adesione a scioperi contro la Piaggio
La conseguenza sull’unità dei lavoratori, sulla loro forza e sulle possibilità di portare avanti con efficacia e successo rivendicazioni rispondenti alle proprie esigenze e a difesa a i propri diritti sono così ovvie che non è neanche necessario precisarle.
Tralasciamo qui di discutere la morale di quei procacciatori di tessere sindacali che usano in modo meschino le difficoltà e i bisogni individuali dei lavoratori
Per chi vuol vedere, la realtà e la verità sono molto semplici
RSU SIALCobas Piaggio
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