Martedì 6 dicembre a Firenze si è svolta l’assemblea dei
delegat@ metalmeccanici per il NO all’ipotesi di accordo per il rinnovo
del ccnl firmata da FIM FIOM UILM.
Erano tanti anni che non si teneva una assemblea che coinvolgeva i
delegati e le delegate dell’opposizione in questa categoria della CGIL.
E’ stata una assemblea bella e molto partecipata. Erano presenti una
settantina di compagni e compagne, RSU di fabbriche importanti, dove i
settori critici e di opposizione in FIOM hanno sempre avuto ampio
consenso e radicamento. Soltanto per citare le più grandi: Gkn, Same,
Piaggio, Fincantieri, Motovario, Marcegaglia, Continental, Thyssenkrupp,
Perini. Erano anche presenti compagni e compagne di Trieste, Parma e
Pisa. Hanno partecipato e portato il loro contributo anche delegati del
settore pubblico e della sanità, oltre che i Clash City Workers.
E’ stata una discussione importante e propositiva. A partire dal
contratto nazionale e dall’impegno da tutti condiviso di portare avanti
la campagna per il NO nella consultazione del 19.20.21 dicembre, si sono
messe le basi per una prospettiva più lunga. L’intenzione è di avviare
un confronto tra i delegati e le delegate, che vada oltre questa
scadenza per affrontare il tema di come continuare l’attività
rivendicativa e conflittuale, all’interno dei posti di lavoro (in
rapporto alle condizioni e ai bisogni dei lavoratori e delle
lavoratrici) e all’interno dell’organizzazione.
Il clima di tutti gli interventi è stato molto determinato. Tutti
condividono che non è il momento di deprimersi né tanto meno di tirarsi
indietro. Sosterremo il NO alla consultazione, spiegando nelle fabbriche
la nostra valutazione di merito sull’accordo. Sappiamo che sarà
difficile. A partire dal fatto che il NO non avrà agibilità in tutte le
assemblee, che nei tempi ristrettissimi che le tre organizzazioni si
sono imposte ci sarà pochissimo tempo per fare le assemblee e che molte
delle fabbriche nel periodo in cui si voterà saranno già chiuse. Tanti
lavoratori e lavoratrici voteranno senza aver sentito tutti i punti di
vista, tanti senza aver fatto l’assemblea. Tanti, come in Piaggio che
sarà già chiusa, rischiano di non votare proprio. Queste considerazioni
sono gravi, ma non ci demoralizzano. Faremo in queste settimane quanto
possibile per informare i lavoratori e le lavoratrici.
Non abbiamo l’ambizione di vincere anche questo referendum. Ma faremo
quanto più possibile affinché i lavoratori votino nel modo più
consapevole possibile. Nelle fabbriche dove si è presenti e si ha
significativi rapporti di forza si punta in modo deciso a far prevalere
il NO, affinché arrivi un messaggio forte e chiaro a FIM FIOM UILM che
hanno firmato l’accordo, ma anche alle rispettive proprietà, affinché
sappiano da subito che non si ha intenzione di accettare un brutto
accordo e si proverà a contrastarlo anche dal punto di vista sindacale e
contrattuale.
Per questo, l’assemblea si è chiusa con l’impegno a riconvocarsi
entro i primissimi mesi dell’anno, per valutare l’esito della
consultazione, porre le basi di una prospettiva contrattuale e sindacale
di resistenza e proseguire il confronto per creare una rete più salda
possibile tra i delegati e le delegate.
Il sindacatoaltracosa-OpposizioneCgil sostiene e condivide
tutto il percorso. Nel corso dell’assemblea abbiamo distribuito
materiale informativo sull’ipotesi del Ccnl, preparato come Area, da
distribuire e volantinare quanto più possibile. La nostra posizione, in
questa nuova battaglia, continua coerentemente nella direzione che da
anni stiamo portando avanti, cercando di sviluppare e radicare tra i
lavoratori e le lavoratrici, dentro la CGIL, una linea ed
un’impostazione sindacale alternativa a quella della maggioranza.
Ora al lavoro ed all’impegno, per far prevalere dovunque possibile il No a questo pessimo accordo.
sindacatoaltracosa-OpposizioneCgil in FIOM
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