Caro Direttore,
Ci dispiace che l'articolo di ieri sui provvedimenti della Piaggio nei confronti di tre collaudatori si basi, a quanto possiamo capire, esclusivamente sulla versione e sul punto di vista dell'Azienda.
In realtà, i fatti sono tutti da accertare e le generalizzazioni a cui l'articolo fa riferimento potrebbero rivelarsi quanto meno fuorvianti.
In particolare, ci risulta che il lavoro previsto per la giornata sia stato interamente svolto e che ci siano state anche ragioni tecniche per la sosta in questione.
Ma soprattutto ci preme sottolineare e denunciare la sproporzione evidente tra i fatti contestati e i provvedimenti assunti dall'Azienda, che comportano la possibilità di licenziamento immediato.
Licenziamento reso possibile solo dal ricorso a quella che ci sembra una pura finzione, il "danno di immagine" che ne sarebbe risultato.
Ci sembra evidente che l'immagine della Piaggio dipende da cose ben diverse, a cominciare da tanti aspetti dei ritmi e degli ambienti di lavoro, per finire alle tante promesse, mai mantenute, ai lavoratori e ai cittadini della Valdera, di sviluppo dello stabilimento e di un territorio che ha visto, al contrario, tutto l'indotto industriale distrutto dalle scelte della Piaggio degli ultimi anni.
L’ultima volta che un collaudatore ha avuto un grande spazio sui giornali è per essere rimasto morto sull’asfalto di una strada mentre stava provando i veicoli del sig. Piaggio, e i danni morali e materiali per la famiglia sono stati, quelli si`, incalcolabili.
I lavoratori Piaggio hanno scioperato venerdì in maniera compatta non solo per solidarietà ai loro compagni ma per difendere la dignità del loro impegno e del loro lavoro.
RSU FIOM PIAGGIO
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