Calabria, la Cgil revoca il distacco al coordinatore dell’opposizione interna

Usa parole calme e misurate, ma c’è qualcosa che vuole sottolineare, la ripete più e più volte, con forza, nel suo racconto: «Qui non si tratta di una questione personale, ma di un fatto eminentemente politico». Delio Di Blasi, è il coordinatore della “Cgil che vogliamo” dell’area cosentina. Dopo anni e anni passati a difendere i diritti dei lavoratori in vertenze importanti contro padroni e padroncini dell’area bruzia, oggi potrebbe ritrovarsi a guidare una battaglia diversa e forse molto più dura. Perché la guerra questa volta si combatte in casa e la posta in gioco è l’esistenza stessa di un’opposizione alla linea di Susanna Camusso in Cgil. Tecnicamente, la segreteria regionale avrebbe comunicato all’Inps – l’ente presso cui Di Blasi lavorava prima di dedicarsi a tempo pieno all’attività da sindacalista – la revoca del distacco al sindacato del coordinatore lametino dell’area programmatica “la Cgil che vogliamo”, l’opposizione di sinistra in Cgil. Il condizionale è d’obbligo perché se l’Ente pare abbia già ricevuto tutte le comunicazioni necessarie, «a me» racconta Di Blasi, «non è stato comunicato niente, nessuno mi ha convocato né mi è stata notificata alcuna modificazione del mio status di sindacalista a tempo pieno». Anche se – assicura – fonti certe «hanno confermato che questa comunicazione c’è e la cosa ci preoccupa. Qui in gioco non c’è solo il mio allontanamento». In ballo, spiega il coordinatore cosentino della Cgil, c’è la democrazia stessa all’interno del sindacato. «La nostra paura è che dietro quella che sembra una mera procedura burocratica si nasconda una limitazione del dibattito e della democrazia sindacale». Dibattito che a Cosenza non sempre è stato sereno, così come non sempre idilliaci sono stati i rapporti fra le due anime della Cgil in Calabria, quella fedele alla linea di maggioranza dettata da Susanna Camusso e l’opposizione riunita nell’area programmatica “la Cgil che vogliamo”, che ha in Gianni Rinaldini il proprio coordinatore nazionale. Una battaglia che Di Blasi ha sperimentato anche sulla propria pelle: dopo l’ultimo congresso, durante il quale l’opposizione ha conquistato il 14% delle preferenze, la nuova segreteria - espressione solo del documento di maggioranza, nonostante le proposte di sintesi avanzate dall’opposizione - ha deciso di non affidargli alcun incarico. Per oltre un anno, Di Blasi ha continuato autonomamente a seguire alcune vertenze decisive, ma senza alcun input da parte della segreteria, che sembra aver preferito tenere “in panchina” uno dei suoi funzionari di ruolo. Eppure, lotte e vertenze nell’area non mancano. Solo nell’ultimo anno la Cig ha subito un incremento del 45%, la disoccupazione tocca il 34% e sale al 40% se si tengono in considerazione solo i giovani o le donne. E questo «arriva dopo un 2010 nero. Siamo praticamente di fronte all’azzeramento del tessuto produttivo del cosentino» avverte De Blasi, che nel corso dell’ultimo anno si è ritagliato un ruolo importante nelle lotte di molti lavoratori, i quali hanno reagito con estrema durezza alla notizia della revoca. «Ritroviamo il senso del nostro stare all’interno di un sindacato solo ed esclusivamente in virtù del fatto di avere conosciuto al suo interno una persona capace di esporsi in prima persona, senza se e senza ma, restituendoci l’immagine di un’organizzazione fatta anche di persone capaci di grande lealtà e correttezza» scrivono in una nota i lavoratori di Città dei Ragazzi e delle ludoteche comunali, protagonisti vittoriosi di una lotta durissima seguita proprio da Di Blasi e anche per questo determinati a lanciare un messaggio chiaro al locale segretario della Cgil, Giovanni Donato. «Siamo pronti - prosegue la nota - a restituire le nostre tessere alla Cgil nel caso in cui si dovesse procedere alla revoca del distaccamento di Delio in sindacato». Un messaggio di solidarietà e fiducia che coglie Di Blasi quasi di sorpresa, «non mi aspettavo una reazione così immediata e così forte», confessa. «Non appena ho letto la nota ho chiamato i ragazzi per ringraziarli, ma anche per dire loro di non abbandonare la Cgil. Nonostante i limiti, rimane l’unico baluardo dei nostri diritti in questo Paese ed è al suo interno che dobbiamo condurre una battaglia». Una battaglia che avrà un suo momento importante lunedì prossimo, quando a Cosenza arriverà anche Gianni Rinaldini per l’iniziativa convocata dall’ area programmatica “La Cgil che vogliamo” per discutere di un tema che – schiacciato dalle sirene dell’emergenza nazionale di governativa memoria - diventa sempre più attuale: “Le modalità di gestione delle agibilità democratiche in Cgil. Un caso limite: la revoca del distacco a Delio Di Blasi”. 

 [Articolo su liberazione 05/01/2012] 

fonte:http://www.liberazione.it/news-file/Calabria-la-Cgil-revoca-il-distacco.htm

"I provvedimenti amministrativi e disciplinari rivolti a rendere difficile il lavoro dei compagni piu` attivi e intransigenti rappresentano un problema generale e persistente, che e` necessario mettere per intero sotto gli occhi dei lavoratori."  Redazione il Manifestino

Commenti

Anonimo ha detto…
bravi!