Lettera al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi

Sig. Presidente,
sono un operaio Piaggio e ho letto le sue dichiarazioni in occasione del recente incontro da lei avuto con le istituzioni e le organizzazioni sindacali di Pontedera. "Piaggio fortunatamente e' un' azienda che ha delocalizzato nel mondo la produzione, altrimenti sarebbe già chiusa, ma a Pontedera devono rimanere le strutture della testa". Sono rimasto senza parole, e come me tantissimi operai. Mi chiedo come può fare affermazioni del genere, da ex sindaco di Pontedera, della più  grande fabbrica della Toscana. Ma negli ultimi anni lo sa quanti posti di lavoro sono stati persi? Lo sa quanta cassa integrazione abbiamo fatto e stiamo facendo? Lo sa quanto lavoro non viene più' svolto a Pontedera? Certo e' colpa della crisi ma sopratutto della delocalizzazione selvaggia che la Piaggio sta facendo da anni con un costo sociale altissimo e milioni di utili per il gruppo. Solo nel 2012, come dichiarato dai vertici aziendali, la Piaggio ha importato dalla Cina e dal Vietnam 44000 veicoli e 27000 motori, per essere commercializzati in Italia e in Europa. Tutto lavoro che poteva essere svolto a Pontedera. Come dice lei, la testa del gruppo e' importante, aprire ai mercati esteri pure, ma anche i nostri posti di lavoro, che verrebbero fortemente diminuiti se rimanesse solo “la testa”. La invito a ripensare alle sue sconcertanti affermazioni e magari la prossima volta che viene a Pontedera venga a confrontarsi anche con noi operai, perché le organizzazioni sindacali non ci rappresentano più da tempo. Le ricordo che anni fa, da sindaco, si oppose al trasferimento della fabbrica al sud Italia ma ora, piano piano, sta accadendo più o meno la stessa cosa in paesi esteri. Noi ci opporremo in ogni modo alla diminuzione dei posti di lavoro e siamo pronti a importanti proteste, anche nei suoi confronti. Noi non vogliamo l' elemosina della cassa integrazione, la carità dei contratti di solidarietà, come chiedono le organizzazioni sindacali, ma vogliamo lavorare ed essere pagati dignitosamente. Non vogliamo a Pontedera solo “la testa” ma anche “le braccia”.

Un operaio Piaggio



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