Ancora un attacco a Cappellini da parte della Piaggio! (Solidarietà)

Giù le mani dal nostro compagno Massimo Cappellini, delegato Fiom Piaggio, ‘preso di mira’ frontalmente dalla direzione dell’azienda, che lo contesta nell’esercizio stesso del suo ruolo da delegato. Questo non è soltanto un attacco a Massimo, ma al fatto stesso che un delegato possa continuare a fare il delegato!  

Il sindacato è un'altra cosa

È inaccettabile che ancora oggi, chi in fabbrica porta avanti a schiena dritta le lotte per i diritti dei lavoratori, venga ricattato dall'azienda che stravolge parole e fatti. Se colpiscono uno colpiscono tutti, per questo come circolo del Partito della Rifondazione Comunista di Pontedera esprimiamo solidarietà, senza se e senza ma, al delegato Cappellini e ci rendiamo disponibili per supportare qualsiasi forma di lotta verrà intrapresa. Auspichiamo che in primis Fiom e Cgil prendano al più presto una posizione contro questo vile attacco padronale nei confronti di Cappellini, e che si esprimano quanto prima gli altri sindacati presenti in fabbrica, i lavoratori e la politica tutta. 

Rifondazione Comunista - circolo "Karl Marx" - Pontedera

In questi giorni in Piaggio, una fabbrica che per radicamento sul territorio e storia dovrebbe essere "fiore all'occhiello" dell'industria italiana, succede che i dirigenti sindacali FIOM vengono incalzati dal padronato solo perchè pretendono di vedere rispettato il loro contratto. Fino a qui molta rabbia, ma nessun stupore da parte dei comunisti: sappiamo bene la natura incompatibile del padronato coi dipendenti, e che senza conflittualitá non esistono conquiste. Quello che sembra esserselo scordato è proprio il sindacato FIOM, bacchettato dai suoi stessi iscritti, e questo sí, ci preoccupa di piú. Avevamo giá annusato che il clima FIOM stava cambiando parecchio, dall'elezione di un lavoratore MAGNA a segretario del PD livornese. Un operaio legato alla FIOM che come discorso di insediamento ha parlato di spread, di mercati, come un Mario Monti qualsiasi (quello della Fornero, ricordate?). Come si può pretendere che un sindacato "efficace" nella lotta, sforni quadri responsabili che usano questi metri di valutazione? I mercati?! Purtroppo l'analisi di classe, quella che ha ben chiara la natura differente degli interessi dei padroni e dei lavoratori, o per dirlo meglio, del conflitto tra capitale e lavoro, è stata completamente accantonata per dare spazio a la "concertazione", collaborazione tra padroni e lavoratori (?) che dovrebbe portare a nuove conquiste. Il risultato sono queste contraddizioni, e 40 anni di lotte buttati via, con l'abolizione dell'art.18, lo sfacelo della rappresentanza sindacale, e la completa subordinazione dei lavoratori senza diritti (oggi spesso precari) ai padroni, cioè il capitale. Per questo esiste il Partito che faccia di queste istanze la sua arma, per rappresentarle, indirizzarle, organizzarle, per contrastare la politica di "profitto ad ogni costo" del liberismo imperante, di cui anche il governo Giallo-Ravanello è uno specchio. Infatti, come Partito Comunista ci sentiamo in dovere di difendere le persone che, come Cappellini in Piaggio, non perdono la luciditá di fronte a strane derive sindacali e continuano a lottare contro il sistema. Esprimiamo la massima solidarietá. 

Partito Comunista - Livorno

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