Interpellanza parlamentare al Ministro Poletti sul caso Iscot

La Senatrice del Movimento 5 Stelle Sara Paglini ha annunciato un’interpellanza parlamentare al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti riguardo alla situazione dei lavoratori Iscot, che nonostante la firma dei contratti di alcuni giorni fa, sono stati costretti a tornare allo sciopero a causa delle ritorsioni effettuate dall’azienda.
Di seguito il comunicato redatto dalla Senatrice Paglini
PONTEDERA – Il caso della Iscot srl non ha ancora trovato una soluzione. I lavoratori della Iscot sono rimasti per quasi un mese in presidio fuori dai cancelli della Sole SpA, azienda dell’indotto Piaggio e Fiat , sette lavoratori impiegati per le pulizie generali dello stabilimento e degli impianti industriali. Si tratta di lavoratori che erano stati assunti tramite agenzia interinale e costretti a lavorare con turni massacranti.
Hanno sopportato provocazioni continue e minacce di licenziamento, venendo tenuti in condizioni di lavoro prive delle basilari condizioni di prevenzione e sicurezza, con l’imposizione tra l’altro della reperibilità anche in tarda notte. Proprio per questo dopo 7 mesi di sfruttamento gli operai Iscot hanno deciso di intraprendere una dura battaglia per i loro diritti, nonostante fossero ancora interinali e quindi senza nessuna tutela sono entrati in sciopero a presidiare i cancelli della fabbrica Sole SpA dove lavorano nel servizio di pulizie industriali. La situazione sembrava essersi risolta il 22 settembre con la firma dei 7 contratti a tempo indeterminato con i quali la vertenza sembrava essersi conclusa. Tuttavia due dei lavoratori sono stati nuovamente convocati dall’azienda Iscot per rendere noto oralmente di alcune questioni che la proprietà intendeva sottoporre .
I lavoratori hanno reso noto che azienda gli ha informati che non potevano più prendere servizio sull’appalto perché la società Sole SpA, azienda committente dell’appalto, ha identificato i due lavoratori come soggetti pericolosi per l’organizzazione del lavoro della Sole.
Quindi le alternative poste ai due lavoratori sono state: il licenziamento volontario a fronte di una buona uscita o il trasferimento a Bologna su un altro appalto. Tuttavia i due lavoratori non si sono piegati a questo ricatto e hanno rifiutato qualsiasi accordo.
Nella giornata dell’otto ottobre, c’è stata un’ennesima lacerazione , il tentativo da parte dell’azienda di sostituire in blocco i lavoratori con nuove maestranze che si sono presentati ai cancelli .
Cosa fermamente denunciata e respinta da parte di chi da giorni lotta per i propri diritti!
In tutta questa fase di ingiustizie , durante il presidio , le istituzioni non si sono fatte mai vive ma al loro posto oggi si sono presentati addirittura spiegamenti di forze dell’ordine.
La situazione che si è creata a Pontedera è incandescente e rappresenta un modello di precarizzazione del lavoro ormai diffusa su tutto il territorio nazionale.
Molti sono gli interinali che subiscono vessazioni e troppi sono i casi di mancata denuncia e mancanza di controllo di quanto accade.
In relazione ai fatti appresi e’ stata stilata un’interpellanza parlamentare dalla senatrice del M5Stelle Sara Paglini facente parte della commissione , lavoro alla quale il Ministro Poletti dovrà dare risposta .
Sen. Sara Paglini
Portavoce M5Stelle

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