Ripetiamola, perché la storia ha dell'incredibile: alcuni
delegati FIOM degli stabilimenti FCA di Termoli e Melfi si coordinano
con altri lavoratori per portare avanti degli scioperi importantissimi.
Nelle fabbriche modello di Marchionne infatti ormai l'azienda pretende di poter sfruttare i lavoratori a ciclo continuo, compresi i sabati e la domenica, la notte e con turni di anche 20 giorni senza pausa, da recuperare a spremitura avvenuta.
Cosa fa la dirigenza della FIOM? Dichiara incompatibili con la propria organizzazione i lavoratori protagonisti di questi coraggiosi e difficili scioperi, lasciandoli in balia della repressione aziendale!
Ripubblichiamo allora il comunicato di solidarietà ai lavoratori in lotta della Camera Popolare del Lavoro di Napoli.
Cosa fa la dirigenza della FIOM? Dichiara incompatibili con la propria organizzazione i lavoratori protagonisti di questi coraggiosi e difficili scioperi, lasciandoli in balia della repressione aziendale!
Ripubblichiamo allora il comunicato di solidarietà ai lavoratori in lotta della Camera Popolare del Lavoro di Napoli.
SOLIDARIETA' AI LAVORATORI IN LOTTA! SIAMO TUTTI INCOMPATIBILI!
La FIOM ha chiamato a rapporto molti delegati del Molise e della
Basilicata, RSA e RLS nelle fabbriche FCA di Termoli e Melfi: il
Comitato Centrale della FIOM del 7 Marzo scorso, ha infatti deliberato a
maggioranza la rimozione da ogni incarico assunto in rappresentanza
dell’organizzazione dentro gli stabilimenti, e negli organismi
dirigenti. È un provvedimento formalmente più lieve dell’espulsione, che
non è peraltro scongiurata, ma in realtà drammatico perché di fatto
elimina le tutele sindacali di questi lavoratori e di queste
lavoratrici, esponendoli alla rappresaglia padronale e rendendo
incredibilmente più difficile la conduzione della lotta. È una tattica
vecchia ma purtroppo sempre efficace: decapitare il movimento di lotta
dai settori più combattivi e con maggiori capacità dirigenti.
I motivi di questo provvedimento? Hanno organizzato scioperi nelle
loro fabbriche contro gli straordinari obbligatori, il lavoro di sabato e
domenica, e i turni massacranti, e lo hanno fatto insieme a lavoratori
di altri sindacati di base.
Il diritto costituzionale all'associazione, nonché il diritto di
sciopero, che è individuale, vengono cancellati d'imperio da Camusso,
Landini e dai loro lacché delle segreterie regionali!
Oggi chi fa davvero il sindacalista, e con il proprio impegno salva
ancora in molte fabbriche la storia e l'onore della FIOM , viene per
questo motivo sconfessato dai propri segretari, che dovrebbero
tutelarli, e invece hanno da tempo rinunciato a lottare per diventare i
cani da guardia di Marchionne.
In Italia esistono oggi alcuni tentativi, dentro e fuori i luoghi di
lavoro, di organizzare i lavoratori e le lavoratrici in coordinamenti
intersindacali in grado di promuovere e sostenere iniziative di lotta
oltre le organizzazioni di appartenenza, sulla base della difesa dei
diritti di chi lavora e con l’obiettivo di tutelarne gli interessi
fondamentali.
La Camera Popolare del Lavoro di Napoli è uno di questi tentativi:
composta da lavoratori, iscritti e non iscritti a diversi sindacati, è
fortemente impegnata nella costruzione di reti di supporto alle lotte
dei lavoratori. Per questo motivo siamo anche noi, orgogliosamente,
costitutivamente, incompatibili!
A Stefania Fantauzzi, Mimmo Destradis, Antonio Lamorte e tutte le
altre compagne e compagni vittime di questo tentativo repressivo va la
nostra piena e incondizionata solidarietà: non basteranno cento Camusso e
Landini, la nostra lotta sarà sempre più forte!
fonte: http://clashcityworkers.org/
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