Fiom Torino. La Fim-Cisl fa saltare i contratti di solidarietà alla Elbi

La Fiom-Cgil rende noto che nella giornata di venerdì 27 giugno si è svolto l’incontro tra le organizzazioni sindacali, la Rsu e la Elbi, azienda con 900 dipendenti che si occupa di componentistica per elettrodomestici, per affrontare la temporanea mancanza di lavoro in uno specifico reparto. La direzione aziendale, la Fiom-Cgil, la Uilm-Uil e la maggioranza dei delegati hanno convenuto di sostituire la cassa integrazione già in uso con i contratti di solidarietà, così da contenere al massimo la perdita economica per i lavoratori distribuendo il poco lavoro rimasto tra tutte le lavoratrici e i lavoratori, attraverso la riduzione dell’orario di lavoro di ciascuno. La Fim-Cisl e le sue Rsu invece si sono dichiarati indisponibili per ragioni, seppur legittime, del tutto estranee alla discussione in corso. L’azienda a questo punto ha deciso di abbandonare la strada intrapresa e di rinunciare ai contratti di solidarietà, optando invece per la cassa integrazione che riguarderà solo circa 50 lavoratori. Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, dichiara: «Non condividiamo la logica secondo cui si fa pagare tutto a 50 lavoratori per l’indisponibilità di una minoranza sindacale (che utilizza questa questione per altre ragioni) né comprendiamo la frettolosa marcia indietro dell'azienda». 

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