Cgil: eletta la nuova segreteria

La maggioranza Camusso scende al 68% ma tiene. Si conferma il dissenso sotterraneo. 

Chi si aspettava scenari rocamboleschi ha dovuto ricredersi. Il Comitato direttivo nazionale della Cgil ha eletto la nuova segreteria confederale con 94 voti a favore, 39 contrari e 5 astenuti. Hanno votato 138 componenti del direttivo su un totale di 150 aventi diritto. Nella nuova segreteria, eletta con il 68,1% di sì, si segnalano tre nuovi ingressi: Nino Baseotto (arriva dalla guida Cgil Lombardia), Gianna Fracassi (segretaria nazionale Flc) e Franco Martini (segretario generale Filcams). Confermati Danilo Barbi, Vera Lamonica, Fabrizio Solari, Serena Sorrentino. Esclusi, destituiti Nicola Nicolosi e Vincenzo Scudiere che, per ragioni diverse, hanno comunque pagato un prezzo pesante alla segreteria di fedeltà assoluta voluta da Susanna Camusso. Esce anche Elena Lattuada, proposta come nuova segretaria generale al direttivo della Cgil Lombardia. In sostanza tiene la segretaria generale, sebbene si possa dire che perde un’ulteriore pezzetto per strada ed arriva al 68% dopo la clamorosa conclusione del congresso nazionale che ha visto scendere dal 97,5% al 69% il suo consenso. Ai nostri 4 voti contrari si possono aggiungere, presumiamo, quelli degli emendatari mentre si conferma l’esistenza di una parte del direttivo nazionale che nel segreto dell’urna vota silenziosamente in dissenso. Come abbiamo denunciato nella consultazione dei saggi, questa segreteria non rappresenta nè il pluralismo esistente in Cgil, nè le competenze necessarie sul terreno contrattuale. Una segreteria di fedeltà, dato ormai unificante nelle politiche di tutte le categorie e le strutture della Cgil, che potrà sbrigare il lavoro ordinario ma nulla di più, nulla di ciò che serve davvero ai lavoratori, ai pensionati, ai giovani. E’ il trionfo della stabilità mentre si precipita. 

Sergio Bellavita

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