Bollettino N. 14


Giovedì scorso, 12 settembre, i lavoratori hanno dato una prova di unità, di forza e di chiarezza delle rivendicazioni.

Unità: scioperando in modo compatto i lavoratori hanno mostrato di aver compreso che la divisione dei loro  interessi è uno strumento nelle mani dei padroni.

Forza: chi era in trattativa senza mandato non ha potuto  firmare un accordo contro la volontà  espressa dai lavoratori nelle assemblee e con lo sciopero.

Chiarezza delle rivendicazioni: sui sabati, sull'aumento del premio, sulla stabilizzazione dei PTV e la difesa dell'occupazione, sul rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori,  e sulla difesa dei propri delegati sindacali attaccati dall'azienda. 

Questi scioperi, hanno impedito la firma di un accordo disastroso, dai sabati, al salario, agli altri punti della piattaforma.
Hanno anche obbligato i segretari e la maggioranza della rsu a dover migliorare quello che avrebbero altrimenti già firmato da mesi. La % dei PTV è infatti passata dal 30 al 75, e per il premio ci sono delle cifre. Cose molto al di sotto di quello che sarebbe giusto e che possiamo ottenere, ma che non ci sarebbero state se non li avessimo costretti con  lo sciopero.

Adesso dobbiamo aspettarci che i nostri rappresentanti sindacali cerchino con questi “ritocchi” di dividere e scoraggiare i lavoratori dal perseguire i veri miglioramenti per i quali abbiamo scioperato.

Mantenere invece salda l’unità sulle nostre rivendicazioni, che sono chiare, giuste e possibili, è il presupposto delle nostra forza e deve essere il nostro principale obiettivo. 

RSU FIOM PIAGGIO

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