Disastro in Puglia. L’errore è non ribellarsi!

Disastro ferroviario in Puglia: ennesima strage annunciata! Scontro frontale tra due treni pendolari: 23 morti e oltre 50 feriti. Solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime.

Ad ogni strage, solite lacrime di coccodrillo e annunci di altre inchieste. Politicanti, amministratori, manager e amministratori delegati, fanno veramente schifo per le gravi responsabilità di queste immani tragedie e per le gravi irresponsabilità di scaricare le proprie colpe su altri; quando esercitano questa “arte” su lavoratori che hanno perso la vita, mostrano tutta la loro vigliaccheria.
La strage del 12 luglio in Puglia, al pari delle altre (Val Venosta, Viareggio, Crevalcore, Rometta Maria, Piacenza …), è figlia di processi di ristrutturazione, liberalizzazione, privatizzazione e societarizzazione, di questi anni. Processi finalizzati a “tutelare” profitti, rendite e speculazioni, a vantaggio di pochi ma a danno della salute e della sicurezza di molti. La vita di ferrovieri, pendolari, viaggiatori, cittadini, è totalmente subordinata a interessi privati e personali di lorsignori.
In questi anni, abbiamo assistito al taglio di personale, della manutenzione, all’agente unico, alla soppressione di officine e presìdi, all’annullamento di elementari norme sulla sicurezza.
I disastri ferroviari di questi anni hanno provocato decine e decine di morti, oltre ai tanti lavoratori che hanno perso la vita sui binari. Solo nella gestione Moretti (2006-14), da Ad della holding Fs, per incidenti di lavoro, sono morti 56 lavoratori! Una statistica tragicamente impressionante …
Il cordoglio della casta politica è un rituale penoso oltre che offensivo. Gli appelli alla verità ed alla giustizia non sono da meno. Le “veline” dei mass media sulle “ferrovie più sicure d’Europa”, sono un inchino ben retribuito da padroni e manager.
Le ferrovie sono sempre più un campo di battaglia e Ad e dirigenti continuano a straparlare di sicurezza e di … spiacevolissimi episodi, come la strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009, fu definita da Moretti alla Commissione VIII lavori del Senato.
Non aver garantito sicurezza sui binari, non aver investito in sicurezza ed aver praticato una politica di abbandono sulla sicurezza sono il vero errore disumano. Così come è un errore che tutti i governi che si sono succeduti in questi decenni abbiamo impegnato enormi risorse soltanto per le linee ad alta velocità, costose, inutili e persino dannose per l’ambiente e le comunità locali, come la TAV.  Non ribellarsi a questo stato di cose è l’unico errore umano.
A fianco dei ferrovieri in lotta e che esercitano il diritto di sciopero contro il peggioramento delle condizioni di lavoro, per la sicurezza e per la salute!
Organizzarsi e mobilitarsi oggi, per non recriminare e piangere domani!

Sindacatoaltracosa – Opposizione Cgil

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