Whirpool-Indesit: Solo la lotta può fermare i licenziamenti

Whirpool-Indesit ha dichiarato 1350 esuberi. Nel piano la chiusura di altri tre stabilimenti: Carinaro (Caserta),Albacina (Ancona) e None (Torino). La risposta di tutti i lavoratori è stata immediata. In particolare a Caserta gli operai sono entrati immediatamente in sciopero con presidi ed assemblea permanente. Qui la partecipazione massiccia e costante degli 800 lavoratori costruisce un unico corpo umano che simbolicamente tiene aperti i cancelli della fabbrica: con un piede fuori dalla fabbrica si informa il territorio della lotta in atto e con l’altro dentro si presidia e si controlla lo stabilimento! La notizia della chiusura del sito di Carinaro (Caserta) giunge ad appena due anni da quella dello stabilimento gemello e confinante di Teverola (Caserta). L’acquisizione di Indesit da parte di Whirpool era stata etichettata, appena pochi mesi fa, da Renzi come una operazione fantastica. Già nella giornata di Sabato, la rabbia e la determinazione con cui i lavoratori hanno risposto (all’ennesimo tentativo di distruzione di posti di lavoro e siti produttivi) hanno costretto il presidente del consiglio a ritornare sui suoi passi e dichiarare pubblicamente ed ufficialmente “una forte contrarietà al piano presentato dai vertici Whirpool per l’integrazione con Indesit.” Quindi il Governo ha immediatamente convocato un tavolo istituzionale per lunedì 20 aprile, ma mentre il segretario della CISL di Caserta (Giovanni Letizia) insieme a Caldoro (Candidato del PDL e Presidente uscente della Regione Campania) dichiarano “Renzi ci ha rassicurato” i lavoratori continuano con il presidio permanente, lo sciopero ed altre iniziative di controinformazione e protesta. Noi di Sinistra Classe Rivoluzione, in questo clima incandescente, oltre a portare la nostra solidarietà attiva alla lotta siamo andati a parlare con i lavoratori ed ad intervistarli. In particolare abbiamo parlato con Raffaele Truosolo rsu FIOM di Carinaro. Ad appena due anni dalla chiusura dello stabilimento di Teverola (con il piano del 2013) quale è stata la reazione dei lavoratori, ed in particolare la tua, alla notizia di ulteriori 400 esuberi e quindi della chiusura anche di Carinaro? Qual è il clima tra i lavoratori? La mia prima reazione è stato un pianto.. di rabbia! Quasi tutta la giornata sono stato a metabolizzare, a pensare cosa e come fare, per acquisire la freddezza di un ragionamento, perché dobbiamo dare tutto in questa vertenza: Carinaro non deve chiudere! La chiusura del sito di Teverola (fatta da Indesit e che comportava già un pagamento in termini di livelli occupazionali) prevedeva lo spostamento dei lavoratori (di Teverola) nello stabilimento superstite di Carinaro: con la premessa che qui vi doveva essere una nuova missione produttiva (che avevamo già iniziato anche a portare avanti); cioè dei frigoriferi e dei piani cottura che dovevano essere trasferiti con una redistribuzione produttiva dal centro (garantendo, sulla carta, quindi produzione e livelli occupazionali fino al 2018)! Fino a 2 mesi fa la Whirpool ancora ci confermava questo in Ministero! Noi avevamo fatto varie riunioni, anche a livello nazionale, e la forte preoccupazione era sul sito di Napoli (Whirpool): perché la produzione prevista era debole (sia come sito che come missione produttiva che come ubicazione). Ovviamente, nonostante oggi è previsto che sia Carinaro a chiudere, a noi non ci fa piacere che qualsiasi stabilimento venga chiuso o posto di lavoro venga perso! Quindi alla notizia della chiusura dello stabilimento di Carinaro siete entrati in assemblea permanente, avete occupato l’asse mediano ed anche al momento state facendo il presidio: come vi state preparando in vista dell’incontro di lunedì? Se quella di Renzi si verifica essere una affermazione da campagna elettorale voi cosa pensate di mettere in cantiere? Innanzitutto noi andremo all’incontro molto determinati: andremo come lavoratori ed rsu di Carinaro perché la situazione grave sta qua, siamo noi che ci dobbiamo difendere fino in fondo con i cortelli fra i denti! A mio avviso, quindi, i nazionali (del sindacato) dovevano già venire qua: è successo di tutto e voi state ancora analizzando il piano? Sembra che Renzi sentirà il vertice Whirpool che tuttavia, già si dice, sia determinato riguardo alla chiusura di Carinaro. In ogni caso passata l’euforia mediatica con l'arrivo dei politici (che per noi sono stati una cassa di risonanza, un appiglio momentaneo) il giorno dell’incontro e i giorni successivi noi continueremo con il presidio: noi strategicamente siamo qua! Abbiamo scelto noi questa assemblea permanente che è una via di mezzo tra lo sciopero e l’occupazione. Nei prossimi giorni faremo un punto su questa situazione fra di noi, ritorneremo all’interno continuando la lotta. Stiamo anche pensando di occupare la fabbrica, perché non ci possiamo far logorare dal fatto che non percepiamo lo stipendio e quindi dobbiamo ragionare sulle varie modalità, tempi etc. E' necessario anche un ragionamento su una cassa di resistenza e su iniziative di autofinanziamento e/o di rallentamento della produzione: sono cose che ripeto decideremo noi lavoratori in assemblea! In prospettiva quindi anche la nazionalizzazione dello stabilimento? Landini l’anno scorso già parlava di un piano nazionale e di un capitale sociale del Governo. Qualcuno tra i lavoratori già lo sta iniziando a proporre: personalmente non mi scandalizza nulla tuttavia è un'opzione che va costruita nella consapevolezza di una lotta dura. A me farebbe piacere che tutte queste cose cominciassero a dirle anche i sindacalisti, i politici, le istituzioni etc. soprattutto locali. La produzione dei frigoriferi la vogliono trasferire perché il problema non è che lo stabilimento sta in perdita, ma è tutto basato su un ampliamento del profitto: Merloni, Indesit, Whirpool.. questa è una fabbrica dove i padroni hanno guadagnato tantissimo! Tutto questo è stato costruito con il nostro sangue!! Mentre chiudiamo l’articolo in redazione (abbiamo notizia che a Roma ancora non è iniziato il tavolo istituzionale, ma il clima è già incandescente e ferma è la determinazione delle rsu anche nei confronti dei nazionali) i lavoratori Whipool-Indesit di Carinaro stanno bloccando tutta la zone dei centri commerciali e della logistica vicini allo stabilimento: nonostante il disagio anche il 99% dei camionisti sono pienamente solidali con i lavoratori in lotta!! 

Vincenzo Tarallo 

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