I lavoratori, le lavoratrici e le loro famiglie non mangiano con le annunciate riforme !!!

La Segreteria Provinciale della FIOM-CGIL di Pisa vuole denunciare ancora una volta e portare a conoscenza i cittadini, i lavoratori e tutto il tessuto sociale ed istituzionale del nostro territorio, il forte disagio di centinaia di lavoratori causato degli effetti del ritardato pagamento degli ammortizzatori sociali che permetterebbero loro di aver un minimo sostegno. In sintesi stiamo assistendo al fatto che moltissimi lavoratori e lavoratrici (non solo metalmeccanici) collocati in cassa integrazione in deroga, stanno attendendo il pagamento del loro sostegno al reddito dal 1° gennaio e, addirittura, ci sono lavoratori che debbono ancora riscuotere i mesi di novembre e dicembre 2013.Inoltre, per scongiurare i licenziamenti, abbiamo attivato diversi contratti di solidarietà in altrettante aziende, sia dell’indotto Piaggio sia in altre aziende, ma anche in questi casi i problemi sono enormi.Infatti nelle aziende al di sotto dei 15 dipendenti (i cosiddetti C.d.S. di tipo “b”) i lavoratori per vedere le prime tranche dei pagamenti, debbono aspettare minimo 15 mesi a causa della burocrazia ministeriale. Per quanto riguarda, invece, i C.d.S. di tipo “a” la novità negativa rispetto al passato è che per l'approvazione al ministero, si è passati dai 3/4 mesi di prima agli attuali 7/8 mesi di oggi. Molti lavoratori vengono nelle nostre sedi sindacali lamentandosi, giustamente, per questi incomprensibili ritardi, ma purtroppo anche i nostri ripetuti interventi presso gli organi competenti, non sempre per non dire raramente riescono a portare i risultati sperati. I lavoratori, le lavoratrici e le loro famiglie non mangiano con le annunciate riforme, ma hanno invece bisogno di risposte concrete e celeri ed è per questo che vogliamo inviare questo ulteriore grido di allarme alle istituzioni, alla politica, alle associazioni degli imprenditori, affinchè ciascuno faccia fino in fondo tutto il possibile per dare le necessarie e doverose risposte a chi ha più bisogno. 

Fiom-Cgil Pisa

Commenti